venerdì 8 febbraio 2013

Molto viaggiai

MAGNOLIA




Questo componimento poetico in haiku è opera del fotoreporter Angelo Tondini.
Angelo, che per lavoro ha girato il mondo in ogni direzione, un giorno, sbirciando dalla finestra del suo studio milanese ha scoperto... un altro mondo.  

Angelo aveva appena fatto la scoperta del suo... "luogo".


Molto viaggiai

poi vidi quei fiori

sbocciare lenti

Avevo tutto

e non me ne ero accorto

qui nel giardino





Se rivedessimo quel singolare personaggio dell'antica Grecia - Diogene - andarsene per le strade del mondo in pieno giorno con la sua lampada accesa, di nuovo alla ricerca d'un uomo esemplare, non lo troveremmo in un centro commerciale (non-luogo per antonomasia) rigurgitante di gente,
tanto meno in un reality show; piuttosto, lo vedremmo addentrarsi in un "luogo" semideserto dove, tra una pozza d'acqua e una foglia di faggio, quell'uomo potrebbe rispecchiarsi.

Ci sono luoghi di espiazione (generalmente quelli della nostra "nascita") e luoghi di elevazione, ovvero gli altri, che scegliamo nel corso della vita quando ci è data la possibilità di mettersi alla prova. 

Il monte della Verna, per Francesco di Assisi è stato uno di questi.
...Ove, tra il crudo sasso intra  Tevero et Arno
ricevette l'ultimo Sigillo, dice Dante.
Insomma, alla Verna Francesco, com'è noto, non venne in agriturismo ma a ricevere le Stimmate. 
Correva l'A.D.1224 e, da quell'impercettibile istante, quel monte diverrà uno dei luoghi per eccellenza.





Un paio di secoli più tardi, sotto quello stesso cielo che dopo di lui verrà ricordato come pierfrancescano,  un certo Piero della Francesca, appunto, avrebbe spalancato le porte all'Umanesimo, guardando con una prospettiva nuova le cose circostanti.
Dopo di lui niente è più come prima.


Nella chiesa di S. Francesco ad Arezzo è conservato il magniloquente ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce che, insieme alla Madonna del Parto in Monterchi ed alla Resurrezione conservata nel suo borgo natale, Sansepolcro, continuano a darci le vertigini. 



E a riconciliarci con il mondo






Se solo riuscissimo a scorgere la magnolia del nostro giardino,
faremmo del nostro tempo il luogo della resurrezione permanente.




"Eppure io credo che se ci fosse un po' più di silenzio, se tutti facessimo un po' di silenzio, 
forse qualcosa potremmo capire"

(dal film "La Voce della Luna" di Federico Fellini)


3 commenti:

Unknown ha detto...
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Paolo Salvi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Paolo Salvi ha detto...

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"Eppure io credo che se ci fosse un po' più di silenzio, se tutti facessimo un po' di silenzio,
forse qualcosa potremmo capire"

(da La Voce della Luna di Federico Fellini)

Bon!