martedì 19 marzo 2013

MUSICA: la figurazione dell'invisibile


"la figurazione dell'invisibile"

così definiva
la Musica 

Leonardo da Vinci






Consapevole del fatto che niente possa rappresentarla meglio di se stessa,
eccone altre illustri "definizioni" nel corso della storia...


... ma prima ...


Il secondo movimento della suite in Re maggiore (BWV 1068) di Johann Sebastian Bach porta l'identificativo di Aria, conosciuto (impropriamente) con il titolo di Aria sulla quarta corda, si distacca dal resto della suite in quanto è l'unico movimento nel quale vi sia un organico esclusivamente composto da strumenti ad arco. L'aria sulla quarta corda è divenuta celebre in Italia anche al grande pubblico grazie alla versione del gruppo vocale Swingle Singers (album Jazz Sebastian Bach del 1963). La versione jazzistica è stata impiegata come sigla da diversi programmi televisivi condotti da Piero Angela.








La musica, per Platone, è una legge morale: essa dà un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose. Secondo Aristotele, non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.

Per Emil Cioran...
A che cosa faccia appello la musica in noi è difficile sapere; è certo però che tocca una zona così profonda che la follia stessa non riesce a penetrarvi.

Ho sempre pensato - diceva Fabrizio De Andrè - che la musica debba avere un contenuto, un significato catartico: tutti gli sciamani, gli stregoni di tutti i popoli, che ben conosciamo, usavano il canto come medicina. 
Credo che la musica debba essere balsamo, riposo, rilassamento, liberazione, catarsi.
Più semplicemente la musica, il canto, sono espressione dei propri sentimenti, della propria gioia, del proprio dolore. A volte addirittura un tentativo di autoanalisi e, analizzando te stesso, offri una via agli altri per analizzare se stessi.



La Musica Humana 
per Severino Boezio

Nel suo De institutione musica, la cui fonte sono gli Elementi armonici di Tolomeo e un'opera perduta di Nicomaco, distingue tre generi di musica: una musica cosmica, mundana, che non è percepibile dall'uomo ma deve derivare dal movimento degli astri, dal momento che l'universo, secondo Platone, è strutturato sul modello degli accordi musicali, la cui armonia è fondata sull'equilibrio dei quattro elementi presenti in natura - acqua, aria, terra e fuoco
una musica humana, espressione della mescolanza, nell'uomo, dell'anima e del corpo e derivante dal rapporto fra l'elemento fisico e l'elemento intellettuale e pertanto percepibile con un'attività di introspezione in noi stessi; la musica ha una profonda influenza sulla vita umana: è l'armonia dell'uomo con se stesso e di sé con il mondo. Infine, esiste naturalmente la musica pratica, strumentale, musica instrumentis constituta, ottenuta dalle vibrazioni degli strumenti e dalla voce.

(Anicius Manlius Torquatus Severinus Boethius)
Roma, 476Pavia, 25 ottobre 525


Così Boezio viene rammentato da Dante nel X Canto del "Paradiso"




Il portale d'ingresso della Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro a Pavia,
una delle città romaniche tra le più significative d'Europa. 






In San Pietro in Cieldauro - dove sono custodite le spoglie di Sant'Agostino e (nella cripta) quelle di Severino Boezio - quest'anno si celebra il centenario dell'Organo Lingiardi. Ernesto Lingiardi, geniale maestro organaro, sulla scia del fondatore Giambattista, nel 1913 ha consegnato l'ennesimo gioiello di Famiglia: il Lingiardi op. 266, un'opera tardiva della Premiata fabbrica di costruttori d'Organo famosi nel mondo per estro e capacità d'inventiva, tutta Italica.


Siamo noi stessi strumenti musicali
complessi, preziosi e fragili
degni d'essere tenuti accordati



"Senza musica la vita sarebbe un errore" 

(Friedrich Nietzsche)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'eccellente blog e grazie per le stimolanti riflessioni e per le raffinate citazioni.

Umberto Gallucci.

Paolo Salvi ha detto...

Grazie a Lei, di Cuore.

Mi è molto di conforto saperLa cogliere e raccogliere queste "mie" osservazioni.

Le sono sinceramente obbligato.

Paolo