sabato 18 gennaio 2014

Quando la realtà...



Quando la realtà del tempo nostro, con le sue incoerenze e i suoi controsensi, ci appare così dolce e così crudele ad un tempo, così "semplice" e così complessa, è certo vero che una delle chiavi d'interpretazione più efficaci per maneggiarla diviene - per chi abbia l'anima non assopita - proprio quella della poesia.

E di un tipo di poesia, come delle immagini del nostro artista, 
la più accesa, la più dilatata, la più irritata che sia possibile. 







Tempo fa il Comune di Santa Maria Maggiore - in Val Vigezzo, "la Valle dei Pittori" - un delizioso paese sdraiato tra le guglie alpine che dettano il limite ai confini nazionali e gettano ombra e frescura a quelle genti scolpite dal vento, ha dedicato una "personalissima" mostra ad Antonio Gennari.





scorcio di Palazzo municipale




Municipio, già Casa Mandamentale


Con fantasia, humor nero e tragica desolazione, Gennari dipinse un bizzarro brulicare di buffoni, maschere, scheletri, burlesche autorità civili e religiose, personaggi dai volti brutali e clowneschi, resi con magistrale, pregnante modellazione cromatica e materica (avrebbe detto il critico d'arte)!

A me piace ricordarlo immerso e perso tra le sue cose più personali - gli oggetti che ho ritratto in mostra - in tutta la sua stupefacente, caustica ironia; quella potente, autentica irriverenza che appartiene ai puri.

























Antonio GENNARI, pittore vigezzino (1923 - 2002)

Autoritratto

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