sabato 8 febbraio 2014

BUGATTI, la Divina.

Universalmente riconosciute come le più belle auto mai costruite al mondo, le Bugatti incarnano il germe della nostrana genialità applicata all'estetica di cui rappresentano l'assoluto vertice, mai più ripetibile.

I tempi e le condizioni storiche e personali hanno permesso all'alchimista della meccanica, Ettore Bugatti, di sfoderare esemplari di una tale eleganza che a stento sembrano realmente esistiti.

La parabola fulminea di questo gentiluomo dell'automobilismo d'arte è stata segnata da invenzioni che ricordano i grandi del jazz, della pittura, la scultura, il cinema, con quel tocco di leggendaria follia riservata più spesso alle pagine della letteratura del Novecento.

Ettore Bugatti era figlio d'arte, manco a dirlo.
Dal suo cilindro ha estratto il meglio di quanto un uomo del suo tempo e del suo stato potesse esprimere. Il talento misto ad un avveniristico, visionario ardimento, gli hanno permesso di donare al mondo quei capolavori del vento, le mitiche Bugatti, che ancora sentiamo sfrecciare dai recessi più limpidi della memoria. Capaci di travolgerti, riaffiorano come il profumo di lavanda allaga gli occhi, riempiendoli d'inusitato desiderio. Sentimenti che non si prestano a nessun'altra declinazione che non sia la passione, il gusto, la sfida per il bello a qualunque costo.




E quella sfida Bugatti l'ha vissuta, fino in fondo. La vita, con i suoi bizzarri, imperscrutabili mulinelli lo ha poi travolto, lui stesso, negli affetti più cari, quasi a vendicarsi di un uomo che si era avventurato a sfidarla dimentico della comune, fragile essenza di ogni umana cosa.

Per celebrarne il genio, srotolo la pellicola dei ricordi più belli, quando, girovagando per il Belpaese, mi succedeva sovente di incontrare le sue creature da dietro un tornante o, come una visione,  tra le piazze affollate di gente stordita al passaggio di quei capolavori che hanno contribuito a identificare l'Italia il Paese più elegante del mondo.

p.s.: questa "sfilata di foto", tratta dall' International Meeting 2002 in Toscana, è un gesto semplice di sincera riconoscenza e gratitudine.


A Ettore Bugatti,
l'alchimista della meccanica.









Raduno Internazionale Bugatti - Arezzo, P.zza Vasari, 2002











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