Oggi desidero dedicare il post a tutte le Donne, o meglio, a ogni Donna intesa come fiore.
Fiore che qualcuno ha definito: "la rugiada dell'Altissimo", "il culmine della Creazione."
Qualcun altro Le ha dedicato un'intera Commedia, tra Cielo e terra. (...)
A me piace sillabare la frase: si-amo-qui-per-il-Sì-di-una-Donna.
(qualche buontempone agnostico potrà precisare: e anche perchè qualcuno ci ha messo del suo!)
Personalmente ho - sempre - finito coll'arrendermi davanti a tanto mistero. Sì, perché la creatura Donna è e rimarrà un mistero (addirittura a loro stesse).
"Le donne odiavano il jazz" - recita sommessamente Paolo Conte - "non si capisce il motivo".
E Fabrizio De Andrè ha dedicato loro le più struggenti pagine della canzone d'autore; da Marinella a Ho visto Nina volare, passando per Bocca di Rosa, tanto per citare solo le più celebri.
Lo stesso Fabrizio - assieme a Federico Fellini - si arrendeva di fronte a cotanto mistero.
Sono, dunque, in ottima compagnia, non c'è che dire.
Del resto, lo stesso Padreterno se ha creato prima l'uomo e poi la donna avrà avuto i suoi motivi, no? Già... sbagliando s'impara!!
(e pensare che Madame de Staël, alla fine del '700, aveva detto: "sono contenta di non essere nata uomo, perché mi sarebbe toccato in sorte di sposare una donna!")
Vacci a capire qualcosa co 'ste donne!!
Il terreno si fa minato, lo sento.
Provvedo subito ad aggiustare il tiro adempiendo la promessa con la quale ho esordito, e lo faccio - con tutto il sentimento - dedicando loro "Canzone per te", nell'insolita interpretazione di una meravigliosa Donna: Mina.
Adesso, rimettendomi alla clemenza della corte, riformulo la dedica:
"a ogni Donna pensata come fiore, in un attimo di libertà"
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