Tra una cosa e l’altra trovo il tempo di lasciare che le "cose" si rivelino, decantando per quello che sono, o meglio, sono loro che mi intercettano, sprigionando il loro profumo.
Ogni cosa ha il suo profumo, termine maschile dell’essenza femminile delle cose.
Queste, a loro volta, si liberano a chi le sa “annusare” pur restando – per natura – volatili, impalpabili, a volte capricciose.
Niente riesce ad evocare meglio l’unicità delle cose che ci circondano più del profumo che emanano.
Quella fragranza si impregna nei cassetti della memoria e ci accompagna nelle sterrate vie della vita, per sempre.
Ciascuno ha il suo proprio, inimitabile e… solo, profumo delle cose.
"baldino" e Vin Santo |
Quello che nel resto della Toscana dicesi castagnaccio, in Casentino chiamasi
"baldino"
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