martedì 31 marzo 2015

I HAVE A DREAM...



I HAVE A DREAM...


Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.


Martin Luther King Jr.

(1929 - 1968)





L'altro ieri, in un campetto lungo le sponde del Ticino pavese, mi è parso evidente come quel sogno di Martin Luther King si sia realizzato.


In maniera del tutto spontanea, due gruppi di ragazzi, di colore (come l'ebano) provenienti dalle più variopinte etnie d'Africa, e un altro di bianchi (come sedani) verosimilmente scandinavi, si sono incontrati in una partita di calcio. 

Ciò che per noi può sembrare "normale", non lo è stato affatto per secoli e ancora non lo è in diverse parti del mondo!


E quell' "incontro" così naturale è costato lacrime e sangue: una lotta strenua, senza quartiere, quella per la conquista dei diritti civili da parte dei "neri" d'America, prima, nel Sud Africa poi...




Quel luogo trasudava gioia, traspirava serenità, c'era aria di pace.





Martin Luther King con sua moglie Coretta Scott King e tre dei loro quattro figli. 
Atlanta, Georgia, 1963





















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