sabato 30 novembre 2013

Una Donna tra le Fate


Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. 
Perché i bambini lo sanno già. 
Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti. 

(Gilbert Keith Chesterton), "Enormi sciocchezze", 1909


In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l'altro nell'abisso.

(Paulo Coelho), "Undici minuti", 2003

La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi.
(Gianni Rodari)






Il Casentino, prima valle dell’Arno che Per mezza Toscana si spazia ... e cento miglia di corso nol sazia, ci dice Dante, luogo di elevazione per chi lo sceglie - come i Santi - piuttosto che di espiazione per chi lo subisce - si cela, ma si rivela a chi lo cerca con sincerità: è “il luogo” dove Emma Perodi scelse di ambientare le sue Novelle della Nonna.



Copertina di una delle Edizioni Salani degli anni Sessanta (sullo sfondo il borgo di Poppi in Casentino)


C’era una volta una gran dama, dotata di “temperamento calmo, portamento signorile ma senza boria, cuore nobilissimo, ingegno ferace, parola arguta e spigliata”. Questa signora scriveva delle favole, ma erano favole senza “c’era una volta”. È così che, in un panorama avaro di figure eccentriche qual è quello della letteratura italiana dell’Ottocento, emerge la figura di Emma Perodi, narratrice incomparabile, poco incline agli indottrinamenti pedagogici, capace di astuzie e di artifizi letterari, ma anche di estri e di umori balzani.


Nonna Regina narra le Novelle della Nonna




Così Antonio Faeti introduce le Fiabe fantastiche della Perodi, donna di straordinario ardimento, raro per l’epoca: un po’ come voler fare il falegname ai tempi di San Giuseppe o cimentarsi con Mozart nella musica sinfonica. Sì, perché a questa nobildonna è toccato in sorte di vivere al tempo di Collodi (al secolo Carlo Lorenzini) che aveva dato le gambe a un certo Pinocchio!



Illustrazione di Carlo Chiostri. La Regina racconta attorno al "canto" del fuoco




L’universo fiabesco di Emma Perodi è popolato di streghe paesane, diavoli astuti e frati malevoli, in un itinerario pacatamente crudele, compostamente feroce, che s’inoltra nel regno del magico, del diabolico, del misterioso.

C’era una volta, dunque, un tuffo nella fantasia: uno spettacolo allestito nel “teatro di un’infanzia non sottratta ad alcuna contraddizione, ad alcun veleno, ad alcuna possibilità di vedere oltre gli spazi igienici risanati, omogenei” che troppo spesso le sono riservati.



Copertina del volume "Una Donna tra le Fate" di Piero Scapecchi



A Lei, Donna tra le Fate, ebbi modo di dedicare un anno d’intenso lavoro, curare pubblicazioni, allestire mostre, convegni e spettacoli teatrali. Correva l’anno 1993, ad un secolo esatto dalla prima stampa di quelle Novelle che da bambini ci avevano fatto tremare e sognare tanto.



Invito-brochure del Convegno perodiano. Illustrazioni di Ezio Anichini


Pensammo, quindi, di riallestire il “set” delle sue storie fantastiche nel luogo dove Lei le aveva immaginate e partorite: la valle del Casentino, terra di Santi e briganti.
Le immagini e le illustrazioni pubblicate in questo post sono tratte dal portfolio della Mostra "Cent'Anni di Fiabe Fantastiche" allestita per l'occasione, di cui mi sono occupato personalmente.


Biblioteca "Rilliana" - Castello dei Conti Guidi in Poppi
La mostra "Cent'anni di fiabe fantastiche"
Le scuderie del castello di Poppi, sede dell'allestimento della mostra


E di riesumare quell’immenso patrimonio illustrativo che quelle storie avevano accompagnato, ci piaceva molto l’idea.

Ecco, dunque, che al castello dei Conti Guidi di Poppi le Fiabe fantastiche della Perodi riebbero nuovamente vita e l’editore Einaudi, che già l’aveva annoverata tra i classici della letteratura per l’infanzia - nella prestigiosa collana dei "Millenni" -, al termine delle celebrazioni decise di ristamparne l’edizione in formato economicamente accessibile che vi invito a scoprire.

Quelle che seguono sono alcune delle illustrazioni dei migliori artisti che hanno fatto la storia della letteratura fantastica, grazie anche ai quali la Perodi può continuare a vivere nel nostro irrinunciabile, fiabesco immaginario.


Carlo Vitoli Russo dalla novella L'Incantatrice
Carlo Vitoli Russo dalla novella La gobba del buffone
Gustavo Piattoli dalla novella Il talismano del Conte Gherardo
Gustavo Piattoli dalla novella Messer Gentile e il cavallo balzano


Ezio Anichini dalla novella L'ombra del Sire di Narbona





Emma Perodi
(Cerreto Guidi, 1850 – Palermo, 1918)

Pubblicò novelle e romanzi non soltanto per l’infanzia, e tradusse opere importanti come “Le affinità elettive” di Goethe. Le sue Novelle apparvero per la prima volta in cinque volumi nel 1892, 
e videro in seguito numerose ristampe illustrate.

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