Caro amico ti scrivo, così non mi distraggo un pò
e siccome sei molto lontano
più forte ti scriverò.
Da quando sei partito
ci son grosse novità
gli anni vecchi son finiti ormai
ma qualcosa ancora qui non va.
Si esce poco la sera
compreso quando è festa
e abbiamo messo gli allarmi
perfino nella minestra.
Vedi, caro amico
cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento.
Vedi, vedi, vedi, vedi
cosa si deve inventare,
per poter riderci sopra,
per continuare a sperare.
E se quest'anno poi
passasse in un istante,
vedi, amico mio
come diventa importante
che in quell'istante ci sia anch'io.
Vedi, caro amico...
... quando lo schianto
ti ha preso per mano
e la tua storia
ha preso un'altra traiettoria...
Vedi, vedi, vedi, vedi
a me piace pensare
che ancora mi ascolti
e che come allora sorridi,
che come allora sorridi.
Vedi, caro Andrea,
quello che mi ha reso accettabile la "cosa"
(non te l'avevo mai detto finora)
è che hai approfittato
- per venirtene via -
della distrazione del tuo angelo custode
nell'istante in cui
ti slanciavi nella cosa
che più... amavi:
giocare a basket.
Adesso ti ripasso la palla,
come fosse un assist!
il tuo amico
(grazie a Lucio Dalla e Francesco Guccini
che - strada facendo - ho avuto il piacere d'incontrare e verso i quali sono ri-conoscente)
1 commento:
Foto, messaggio e sentimento: simboli per tutti
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