lunedì 25 febbraio 2013

Figli delle stelle o... dello spread?



I nostri sentimenti e il nostro senso estetico, risorse essenziali per la produzione creativa, si proiettano nel futuro solo se si rivolgono al bene dell'umanità. Insomma, tutte le funzioni organiche e psichiche si sviluppano in modo sano solo se implicano il sentimento sociale (...).

Forse arriverà un'epoca in cui il sentimento sociale sarà spontaneo per l'uomo come il respiro. Nel frattempo possiamo cercare di comprendere questa evoluzione e insegnarla agli altri. 

Alfred ADLER
"Il senso della vita"






Mi emoziono ogni volta  che penso a Mohandas Gandhi, 
Il Mahatma (che in sanscrito significa Grande Anima).

Pensare che un Uomo del genere abbia davvero calcato questa terra 
mi da' le vertigini, altro che la sindrome di Stendhal!




Come disse E. Drewermann del Nazareno, il Cristo,
io credo che Gandhi sia stato capace di ridare ai "suoi" 
quel sentimento di innocenza originaria 
e infondere il coraggio di credere nella bellezza perduta.
Sia stato, cioè, capace di trasmettere (al suo popolo) 
il desiderio di libertà, di dignità che alberga nel cuore di ogni uomo.

Attraverso il Satyagraha - la lotta nonviolenta resa azione quotidiana -
ha offerto una via di uscita dalla follia all'intera umanità.




Oggi, nel nostro mondo colonizzato dal nulla, deprivato del sogno, oppresso da un potere occulto che ci vorrebbe preda dello spread
un mondo che ha confuso - tra le altre cose - il benessere con il comfort, 
bisogna risvegliare l'alpinista che c'é in noi.

Il Bonatti "delle stelle", se vogliamo tornare a rivederle!!



"Io vi sto chiedendo di combattere!"





"Quando dispero, io ricordo che nel corso di tutta la storia 
la via dell'amore e della verità ha sempre vinto. 
Ci sono stati tiranni, macellai, e per un po' possono sembrare invincibili; 
ma la conclusione è che cadono sempre. 
Riflettici: sempre."

Mohandas Gandhi, Il Mahatma



Nessun commento: