Il genio è per 1/3 ispirazione e 2/3 traspirazione! Ne ho le prove, e più d'una!
Anni fa fui invitato ad incontrare Vittorio Gassman, "il mattatore". Ci conoscevamo già: “La Pergola” di Firenze era il luogo, il mitico Teatro, dove spesso e volentieri osavo affacciarmi alla sua "Bottega" quando a far lezione c’era lui, talvolta assieme a Eduardo De Filippo. Potete immaginare quanto fosse più attraente e irresistibile per me, distratto studente della vicina Facoltà di Giurisprudenza, marinare le lezioni di Legge!
Il luogo prescelto, questa volta, uno dei più suggestivi e significativi della spiritualità: il Monastero di Camaldoli. A Gassman, un po' in là con gli anni ma ancora in grande spolvero, venne richiesto di declamare qualche Canto della Divina Commedia,
cosa che fece puntualmente, alla sua maniera. Di fronte ad una platea
di pochi privilegiati, si concentrò un attimo poi partì con "Paolo e
Francesca".
Ero a pochi passi da lui e subito colsi l'emozione che trasudava letteralmente dalla camicia. Lo fotografai e quei magici istanti vennero pubblicati in un periodico a larghissima diffusione con un titolo di copertina ad effetto: "Anche i mattatori hanno un'anima!" Perché, c'erano dei dubbi?
Ero a pochi passi da lui e subito colsi l'emozione che trasudava letteralmente dalla camicia. Lo fotografai e quei magici istanti vennero pubblicati in un periodico a larghissima diffusione con un titolo di copertina ad effetto: "Anche i mattatori hanno un'anima!" Perché, c'erano dei dubbi?
Conservo di lui un ricordo commovente: un uomo di enorme sensibilità e intelligenza, e di una fragilità pari al suo immenso talento. Una grande anima!
p.s.: a proposito, ragazzi... un piccolo consiglio personale: fate l’amore, non Giurisprudenza!
#RicordoDiVittorioGassman #VentAnniSenzaVittorioGassman #IlMattatoreeLanima @paolosalvi
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