lunedì 6 luglio 2020

Metti una sera a teatro con il Maestro Morricone



“Nell'amore come nell'arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l'intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata.”

(Ennio Morricone)



In realtà sono state più volte quelle nelle quali ci siamo incontrati con il Maestro Ennio Morricone. E come dimenticarsele? Ognuna con un sapore speciale, sempre profondamente differenti pur nell'unicità del tema che le univa: la Musica, naturalmente. Nella sua Musica c'era qualcosa di immediatamente riconoscibile, quel tratto di autentica genialità che in pochi frammenti melodici lo rendevano inconfondibile. Una cifra stilistica che sgorgava dalla sua personalità complessa, multiforme, profondamente consapevole che il talento non basta, va coltivato pazientemente e faticosamente fatto fruttificare attraverso infinite limature della partitura; una ricerca estenuante quanto entusiasmante che, con coerenza e serietà, gli sono valsi la stima universalmente riconosciuta di Maestro nella composizione delle più belle Colonne Sonore nella storia del Cinema e un Oscar tardivo, riparatorio e solo alla carriera!
Ma Morricone è stato di più, molto di più delle perle melodiche che lo hanno reso famoso nel mondo attraverso il Cinema. È stato uno sperimentatore coraggioso e compositore nella sua accezione più ampia e pura, frutto di una cultura musicale "classica" che i più sciocchi accademici definiscono colta, per distinguerla da quella "popolare". Un successo parziale, quello che Morricone ha riscosso con le Colonne Sonore - inseparabili alchimie melodiche indistinguibili dalla trama narrativa dei film che spesso ha nobilitato esaltandoli - ingenoroso di riconoscimento rispetto al ben più ampio "repertorio" compositivo che ha saputo esprimere nella sua lunghissima carriera.


Ennio Morricone - Roma, 10 novembre 1928 / 6 luglio 2020

Rammento due serate, con particolare emozione.
Al Teatro Signorelli di Cortona, Roberto Fabbriciani (flautista di grande talento, molto apprezzato dal M° Morricone) volle dedicargli una serata di tributo, decisamente prima che gli venisse conferito l'Oscar onorario nel 2007. Quella sera ero ospite in platea proprio accanto al Maestro, accompagnato dall'amata moglie Maria,  inseparabile compagna di viaggio di una vita intera. Al termine della prima parte del concerto (dedicato alla sua Musica meno nota, quella colta) ci scambiammo opinioni "tecniche" in attesa delle "suggestioni della più varia umanità" che con la seconda parte presero il largo. La cosa che mi toccò profondamente fu l'umiltà, la semplicità, la disponibilità ad ascoltare e la lucidità dei giudizi. La severità e la benevolenza che trapelavano, frutto della ferrea disciplina che imponeva a se stesso nel prendere tanto seriamente il suo lavoro, mi impressionarono. Era un uomo che non amava essere preso alla leggera, Morricone, ma soprattutto era la Musica - che davvero rispettava - ad essere sempre al centro dei suoi sentimenti.

L'altra serata "unforgettable" fu in Campidoglio, per la seconda edizione della Notte Bianca a Roma. Era il tempo del Sindaco Veltroni (appena il secolo scorso!) e... mentre il M° Morricone dirigeva l'Orchestra Roma Sinfonietta alla presenza del "Marco Aurelio" e il Cirque du Soleil esibiva i suoi funamboli per le vie del centro della Capitale, accanto a Gianni Rivera (già Golden Boy del Calcio italiano) siamo stati deliziati, trasportati come dentro a un film.

Sì, caro Maestro Morricone, non ti saremo mai abbastanza grati - come appassionati - per le emozioni che ci hai saputo donare, assieme al privilegio di averti avuto tra gli italiani più degni di "nota" che il nostro tempo bislacco ci abbia regalato. Ci mancheranno le tue invenzioni che mai conosceremo e che già appartengono al regno del Mistero. Che il Cielo ti accolga tra il Coro degli Angeli, dove l' "Ineffabile" Maestro la Musica traduce in Pace: la Sua Pace.




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